Dal Messaggero
di sabato 19 ottobre 2002
Pagliacci, una risata di tre giorni
I clown più bravi d’Italia si radunano
in una fattoria. Tra Ladispoli e Cerveteri una raffica di spettacoli
Di Salvatore Taverna
Arrivano sui loro camper e, i più
anziani, sui vecchi carrozzoni con le scrostature e la ruggine a prima
vista. Lunedì a Cerveteri, raduno nazionale di clown. Dove si accampano
i comici dei circhi?
Nella piccola Fattoria degli animali,
regno di Tata di Ovada, trent’anni di gag e fantasie
con i bambini delle scuole romane. Non c’è famiglia borghese,
dai Parioli a Ponte Milvio, dalla Balduina a piazza Mazzini che non abbia
invitato, almeno una volta in casa, Tata per allietare figli piccoli o
nipoti.
“ Ho cinque ex cuccioli, creati da me che si sono trasformati in
clown; da Loris, 25 anni, a Vittorio
42, Passando per Daniele, Emanuela e
Deborah”, racconta il pagliaccio sessantenne.
“ I miei figli lavorano in
questa fattoria tra conigli, tacchini, pecorelle e caprette. Qui arrivano
le scolaresche di Roma per assistere ai nostri spettacoli e, in questo
spazio, appaiono i clown più famosi d’Italia”.
Damiano Rossi
da Pescara, esperto nel salto mortale, pardon mortadella, presenterà
i suoi nuovi zompi nel finto vuoto. Giancarlo Colombaioni,
da tre generazioni nel mondo clownistico, gira il Lazio con un’arena
portatile: una pista senza copertura dove si esibisce in vecchie
farse giocose.
Mentre Wladimiro
da Verona è esperto in cadute libere che divertono tanto i bambini.
Ancora: Cipollone, romano, si esibirà nel gioco
del non giocoliere: sa far cadere in terra, al momento giusto
, cerchi, birilli e piatti per divertire i bambini.
Gran finale con il ventriloquo Carota
che ama stuzzicare con le parole i bambini saputelli...
I clown arrivati da tutta Italia,
Si esibiranno martedì mattina alla Fattoria degli animali.
Invece il pomeriggio tutti al Cottolengo in via Casal del Marmo.
“Nel 73, al Piper. organizzai
una festa simile. Ma ad osservare le grandi gesta di allora, Fumagalli…
Zavatta… vennero solo nottambuli”, racconta
Tata dopo aver azzannato una bistecca di carne Ladispolina. “
In questo raduno invece sono previsti solo bambini con i genitori. Mercoledì
laboratorio di clownerie e animazione per i pagliacci che lavorano negli
ospedali. Il loro scopo? Distrarre e divertire i bambini malati e adulti”.
Tata si sente un artigiano?
“ Come gli amici che si aggirano nella fattoria, sì i clown,
io ho portato avanti una scuola che andrà avanti con i miei cinque
figli. Non ho interrotto la tradizione. Nei circhi la grande forza degli
artisti? Tramandarsi il lavoro da padre in figlio e ci sono riuscito.
Così i miei amici arrivati dal sud e dal nord”.
vedi
articolo originale di carta stampata
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